Era tempo che cercavo la ricetta di un impasto per pizza che prevedesse la semola rimacinata. Me lo sentivo forse che il risultato mi avrebbe messo in crisi. E così è stato. Ora non so più se mi piace di più la pizza come l'ho sempre fatta oppure questa. Ma propendo per la seconda opzione.
La ricetta, come spesso accade, l'ho incontrata quasi per caso mentre curiosavo nel blog dei Fables de Sucre. E così sono fortunatamente "inciampata" in quella che loro chiamano "Focaccia del Levante". Se siete curiosi sull'origine del nome e su come la ricetta sia arrivata a loro non vi resta che fare un giro sul loro blog.
Vi racconto come ho fatto io, con la macchina del pane (ma come sempre riporto anche il procedimento tradizionale).
Ho mantenuto le proporzioni tra gli ingredienti, modificando le dosi in base alla mia teglia*, ho utilizzato solo 1g di lievito di birra disidratato e ho cambiato il condimento. Ho infatti utilizzato polpa di pomodoro e non pelati, aggiunto pochi cubetti di feta e omesso i capperi, che noi non amiamo particolarmente.
Il risultato, al di là del condimento che può essere variato a piacere, mi ha soddisfatto molto: una pizza alta, morbida con la crosticina croccante e saporita. Ma ecco la ricetta!
Vi racconto come ho fatto io, con la macchina del pane (ma come sempre riporto anche il procedimento tradizionale).
Ho mantenuto le proporzioni tra gli ingredienti, modificando le dosi in base alla mia teglia*, ho utilizzato solo 1g di lievito di birra disidratato e ho cambiato il condimento. Ho infatti utilizzato polpa di pomodoro e non pelati, aggiunto pochi cubetti di feta e omesso i capperi, che noi non amiamo particolarmente.
Il risultato, al di là del condimento che può essere variato a piacere, mi ha soddisfatto molto: una pizza alta, morbida con la crosticina croccante e saporita. Ma ecco la ricetta!
INGREDIENTI
(Per una teglia rotonda da 24 cm di diametro)
200 g di farina di semola rimacinata
160 g acqua (120+40)
1 g di lievito di birra disidratato
2 g di zucchero
5 g di sale
10 g di olio e.v.o.
Per il condimento: polpa di pomodoro, olio, sale, pepe, origano e feta a pezzetti.
PROCEDIMENTO
Con impastatrice o planetaria:
Alla farina unire 120 g di acqua prelevati dal totale, il lievito e lo zucchero. Avviare la macchina e quando si sarà compattato l'impasto unite goccia a goccia l'acqua rimanente, facendola assorbire bene prima di aggiungerne altra. Unite quindi anche il sale e fate proseguire l'impasto. Infine unite anche l'olio e portate a incordatura cioè dovrete ottenere un panetto liscio ed elastico.
Rovesciatelo sul piano di lavoro e lavoratelo brevemente fino ad ottenere la classica palla che riporrete in una ciotola unta di poco olio e farete lievitare coperto e al caldo (28º) fino al raddoppio (circa tre ore).
Con macchina del pane:
Nella vaschetta della mdp versare prima i 120 g di acqua, lo zucchero e il lievito quindi la farina. Avviare il programma impasto per lievitati salati e controllare per il primo quarto d'ora dalla finestrella. Quando l'impasto inizia a compattarsi aggiungere goccia a goccia l'acqua rimanente aspettando che venga ogni volta assorbita prima di aggiungerne altra. Aggiungere quindi il sale, lasciar assorbire e infine unire l'olio. Lasciare proseguire il programma, compresa la lievitazione (nel mio caso della durata di un'ora). A questo punto, se l'impasto non è raddoppiato di volume, lasciatelo ancora nella vaschetta coprendo la superficie con una pellicola trasparente per non far formare la crosticina. Il mio era già raddoppiato quindi ho proseguito con la fase successiva.
Rovesciatelo sul piano di lavoro e lavoratelo brevemente fino ad ottenere la classica palla che riporrete in una ciotola unta di poco olio e farete lievitare coperto e al caldo (28º) fino al raddoppio (circa tre ore).
Con macchina del pane:
Nella vaschetta della mdp versare prima i 120 g di acqua, lo zucchero e il lievito quindi la farina. Avviare il programma impasto per lievitati salati e controllare per il primo quarto d'ora dalla finestrella. Quando l'impasto inizia a compattarsi aggiungere goccia a goccia l'acqua rimanente aspettando che venga ogni volta assorbita prima di aggiungerne altra. Aggiungere quindi il sale, lasciar assorbire e infine unire l'olio. Lasciare proseguire il programma, compresa la lievitazione (nel mio caso della durata di un'ora). A questo punto, se l'impasto non è raddoppiato di volume, lasciatelo ancora nella vaschetta coprendo la superficie con una pellicola trasparente per non far formare la crosticina. Il mio era già raddoppiato quindi ho proseguito con la fase successiva.
Una volta raddoppiato l'impasto della nostra pizza, spennellare d'olio la teglia e posare la palla al suo interno. Con i polpastrelli, delicatamente e senza fretta, stendere la pasta fino a ricoprirne tutta la superficie. Doveste avere difficoltà nella stesura bagnare i polpastrelli nell'acqua e procedere come sopra. Coprire con pellicola e riporre nuovamente a lievitare in luogo riparato e caldo per circa un'altra ora.
Intanto preparare il condimento. In una ciotola mescolare il pomodoro con poco olio e.v.o., sale, pepe e un pochino di origano. Preparare anche la feta a pezzettini. Portare il forno a 200º.
Passato il tempo della seconda lievitazione prendere la pizza e cospargerla col condimento preparato, con i pezzetti di formaggio e con un goccio di olio.
Infornare in forno ormai caldo per circa 20-25 minuti, comunque fino a quando bordo e base avranno assunto un bel colore ambrato. Lasciare intiepidire qualche minuto prima di tagliare e servire.
* La mia teglia, quella che vedete in foto, è una teglia da 24 cm di diametro. Con queste dosi potete preparare una merenda o un aperitivo per 4 persone al massimo direi. Se volete invece prepararla come piatto unico, da portare in tavola a cena, moltiplicate le dosi e utilizzate una teglia più grande, in proporzione. Noi in due con questa ci ceniamo ma non siamo notoriamente dei gran mangioni.
le Sue ricette sono sempre perfette, danno risultati certi e non mancano di notevole originalità. seguendole con precisione ho preparato piatti buonissimi. ma quello che intendo sottolineare è il Suo uso della lingua. non c'è un congiuntivo, non c'è un condizionale sbagliato. mette nello scrivere la stessa acribia e la stessa precisione fantasiosa delle Sue ricette: è innanzitutto un piacere leggerle. spero che la contingenza La trovi in salute e Le offra la possibilità di regalarci altre Sue perle.
RispondiEliminaGrazie mille, non ho mai pensato di essere una grande scrittrice ma non sbagliare congiuntivi e condizionali è già un buon risultato, visto quel che si legge e sente a volte. Per le ricette beh... Il ritorno più prezioso per me è sapere che vengono riprodotte con successo! Grazie ancora. Elena.
RispondiEliminasi puo' impastare a mano ? Grazie
RispondiEliminaCiao penso proprio di sì, magari con un pó di fatica in più ma perché no? Fammi sapere se provi, grazie! Ciao
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