La ricetta che Michela, la mitica mamma della mia amica Lisa, mi ha regalato si tramanda da chissà quanto tempo. L'ultima traccia di cui si ha memoria risale ad un mastro fornaio della Genova antica. Quella dei vicoli stretti e del profumo di focaccia. Di mano in mano e di tavola in tavola è arrivata fin qui! Potete quindi immaginare con quanta impazienza aspettavo il momento di mettermi all'opera!
Molti di noi avranno iniziato a pensare ai regali di Natale. E anch'io voglio iniziare la serie di ricette prettamente natalizie con questo vero e proprio dono. È stato recepito come tale da me quando Lisa mi ha mandato la copia preziosa con dosi e ingredienti. E spero che anche voi lo possiate considerare un bel regalo goloso da regalarvi e regalare. Una coccola dolce che si può facilmente realizzare in casa con pochissimi mezzi e che non avrà nulla da invidiare ai pandolci dei fornai che ancora oggi, in quel di Zena, riempiono i loro scaffali di queste delizie.
Cosa c'è di più coccoloso e rassicurante di un dolce natalizio aromatico, speziato e pieno pieno di canditi, uvetta e pinoli? Un dolce che sa di festa, calore e tradizione. Un vero e proprio comfort food che riassume tutti i significati che io associo a questo termine.