È tempo di prime volte evidentemente. Quelle cose che avresti sempre voluto fare e per un motivo o per l'altro hai rimandato.
Anche se gli anni avanzano inesorabili, le "prime volte" non finiscono mai.
E così alla mia veneranda età arriva il mio primo... Strudel! (Cosa avevate capito? :P)
Dolce che ho sempre adorato ma per la cui preparazione avevo una sorta di timore referenziale.
La ricetta che vi propongo oggi è quella della mia amica Francesca. Mamma Grizzly nella blogosfera.
Lei, come me, in cucina ama sperimentare, provare e confrontare e solo quando è completamente soddisfatta e certa del risultato condivide le sue ricette (vi assicuro questo purtroppo non è sempre così scontato).
In più questa ricetta proviene dalle sue zie triestine e io sono sempre molto attratta dalle ricette di famiglia, perché secondo me sono quelle più affidabili e con un valore aggiunto, l'ingrediente nascosto ma prezioso e insostituibile: l'amore con cui venivano preparate!
Questo, insieme all'amicizia che ci lega, mi ha portato a scegliere la sua ricetta dello Strudel di mele per un'occasione speciale: un pranzo a casa di amici carissimi.
La pasta che fa da involucro a questo Strudel mi ha incuriosito molto per l'uso dell'aceto nell'impasto (che non prevede lievito e quindi solo un 'riposo' di mezz'ora a temperatura ambiente). L'aceto, ho scoperto, aiuta l'estensione del glutine e rende così la pasta elastica il giusto per poter poi essere stesa in uno strato sottilissimo senza rompersi. E funziona!
Nel riempimento tradizione vuole, oltre alle mele, la cannella l'uvetta e i pinoli come punti fissi e irremovibili. In questo caso ci sono anche una manciata di gherigli di noce (facoltative ma secondo me ci stanno proprio bene!).
La base di pasta viene in genere spennellata di burro fuso e cosparsa di pangrattato (che ha la funzione di assorbire l'eccesso di liquidi che rilasciano le mele in cottura). Qui ho preferito utilizzare al posto del pan grattato degli amaretti sbriciolati.
La base di pasta viene in genere spennellata di burro fuso e cosparsa di pangrattato (che ha la funzione di assorbire l'eccesso di liquidi che rilasciano le mele in cottura). Qui ho preferito utilizzare al posto del pan grattato degli amaretti sbriciolati.
Ho fatto qualche altra piccolissima modifica ma non nella sostanza!
L'originale la trovate qui, da Mamma Grizzly in cucina, che vi mostra anche bene come stendere la pasta e come arrotolare lo Strudel senza fare danni!
Per me è davvero stato un gran piacere e un onore poter realizzare la ricetta di un'amica che stimo profondamente.
Il risultato? Non sono rimaste nemmeno le briciole... ;)
INGREDIENTI
INGREDIENTI
Pasta da strudel
Farina 0 150 g
1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di olio evo
Acqua tiepida 50 ml
Aceto bianco 1 cucchiaino
Riempimento
700-750 g di mele (le renette sono le più indicate, io qui mele Ambrosia.
1/2 limone spremuto
Zucchero di canna o semolato 80 g
Pinoli 30 g
Gherigli di noce circa 30 g
Uva sultanina 60 g
Scorza di limone (poca)
Cannella 1 cucchiaino raso in polvere
Scorza di limone (poca)
Cannella 1 cucchiaino raso in polvere
Burro fuso 50 g + poco per spennellare la pasta
Amaretti sbriciolati 80 g
Finitura
1 Uovo
Zucchero semolato
Cannella
PROCEDIMENTO
La sera prima io metto in ammollo l'uvetta. Lo so bisogna ricordarsene, in alternativa potete metterla in ammollo in acqua tiepida solo mezz'ora ma vi assicuro che c'è differenza.
Se fate come me mettetela in ammollo inizialmente per mezz'ora in acqua molto calda ( circa 38gradi) poi scolatela bene e passatela in un ammollo di acqua tiepida per almeno due ore. Dopodiché scolate bene la vostra uvetta e mettetela in un canovaccio pulito arrotolato o solo piegato in due, lasciandola così tutta la notte. La mattina dopo vi accorgerete che è davvero "rinvenuta"!
Quindi possiamo preparare l'impasto.
In una ciotola facciamo la classica fontana con farina setacciata insieme al sale, inseriamo al centro l'uovo, l'olio, l'acqua e l'aceto e impastiamo fino ad ottenere un panetto morbido ma lavorabile (potrebbe essere necessario aggiungere poca farina, qui bisogna regolarsi un po' ad occhio)
Spennelliamo con poco olio e lasciamo riposare mezz'ora a temperatura ambiente.
Se programmate un riposo più lungo, vi consiglio di conservare in frigo. Potete anche preparare l'impasto la sera prima, riporlo in frigo, e il mattino dopo lasciarlo tornare a temperatura ambiente e proseguire.
Nell'attesa laviamo e sbucciamo le mele. Io mi preparo una ciotola con poca acqua fredda e mezzo limone spremuto dove, a mano a mano che le affetto, immergo le fettine di mela in modo da non farle annerire. Una volta affettate tutte (in modo da ottenere dei trapezi sottili come in foto sopra) le scolo e asciugo dal liquido residuo delicatamente tamponando con un canovaccio pulito.
A questo punto possiamo preparare il ripieno dello Strudel. In una ciotola inseriamo le mele affettate, lo zucchero, l'uva sultanina, la cannella in polvere, la scorza del limone e il burro fuso. Mescoliamo bene e riponiamo momentaneamente in frigo.
Riprendiamo la pasta e stendiamola su un grande telo infarinato (io su un foglio di carta forno) all'inizio col mattarello e proseguendo con le mani con un po' di pazienza sostenendo la pasta da sotto con i dorsi delle mani e facendo dei movimenti delicati "a tirare" (come dicevo sopra, Francesca, alias Mamma Grizzly vi mostra bene come fare!)
Una volta tirata sottile sottile dovreste aver ottenuto un rettangolo piuttosto ampio (il mio era circa 35x45) , tagliate via i bordi troppo irregolari e spennellate il rettangolo di pasta (che avrete cura di posizionare col lato lungo parallelo a voi) con una noce di burro fuso, lasciando qualche cm dal bordo esterno libero. Quindi cospargete di amaretti sbriciolati (o se preferite va bene anche il pan grattato nella stessa quantità), versate sopra le mele e finite con la frutta secca distribuendola in modo uniforme sopra le mele. Spennellate la striscia superiore che avete lasciato libera con un po' di uovo appena sbattuto (ci aiuterà a sigillare il nostro Strudel).
Rimane solo da arrotolare il tutto. L'operazione potrebbe sembrare insidiosa ma se si è fatto tutto per bene non dovrebbero esserci problemi. Io ho ripiegato leggermente i lati corti verso l'interno (vedi foto) in modo da avere un po' più di "struttura". Aiutandoci con il panno (o col foglio di carta forno) sul quale abbiamo steso la pasta facciamo rotolare l'impasto su se stesso sostenendolo da sotto e venendoci incontro con l'altro lato. È più difficile a dirsi che a farsi, ve l' assicuro. Bisogna stare solo molto attenti a non far strappare la pasta. Con calma e attenzione ce la si può fare!
Una volta ottenuto il cilindro ripieghiamo le estremità sotto il rotolo e trasferiamolo sulla teglia coperta di carta forno. Se, come me, avrete utilizzato la carta forno anche come base per stendere la pasta potete trasferire il tutto in teglia senza ulteriori passaggi.
Se volete si possono utilizzare i ritagli avanzati per fare qualche decorazione, come ho fatto io.
Spennelliamo con l'uovo intero leggermente sbattuto la superficie.
Cospargiamo di zucchero semolato mescolato con un pizzico di cannella e inforniamo in forno già caldo a 180-190 gradi per 40-45 minuti.
Nel mio forno dopo mezz'ora ho preferito coprire con un foglio di alluminio perché si stava scurendo troppo, la prima volta dovete controllare a vista passata la prima mezz'ora di cottura perché, si sa, ogni forno è a se'.
Una volta cotto lasciare intiepidire prima di tagliare o conservare in frigo 2-3 giorni.
Servire possibilmente tiepido (al limite si può scaldare anche qualche secondo al microonde) con una pallina di gelato alla vaniglia o fiordilatte.
Io per quest'occasione ho preparato il gelato alla vaniglia senza gelatiera. Ma questa è un'altra storia... Prossimamente su questi schermi!
Buono Strudel a voi! Aspetto le vostre prove e tutte le foto dei vostri successi in cucina sulla mia pagina fb https://www.facebook.com/lacucinadinuccia.it/?ref=aymt_homepage_panel
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