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6 ottobre 2016

Danubio all'arancia farcito con confettura di albicocca

Con succo e scorza d'arancia nell'impasto 


Avete presente una brioche morbidissima con un dolce ripieno che si svela al primo morso? Una brioche che si stacca comodamente con le mani da una torta che oltretutto è sempre molto bella da vedere, nella sua estrema semplicità. 
È un danubio, il lievitato la cui vocazione principale è l'invito alla convivialità, proprio per la sua caratteristica di essere composto di tanti pezzetti separati, uniti dalla lievitazione e dalla cottura e poi facilmente  "ri-smontabili" per essere agguantati da piccole (e grandi) mani alla ricerca di qualcosa di buono. Proprio questo lo rende perfetto sia per un buffet che per la merenda dei vostri bimbi. O anche per il te con le amiche. Per la colazione "al volo" di tutta la famiglia in settimana o per quella "lenta" della domenica mattina.




Mentre qui ve ne ho parlato in una versione salata, ora condivido con voi questa ricetta che golosa è dir poco. 
Sono partita dalla ricetta del danubio dolce di Simona, che già di per se è una garanzia. Ma ovviamente ci ho dovuto mettere del mio. Ho ridotto e in parte modificato le dosi. Ho quasi completamente sostituito l'acqua con il succo di un'arancia. Al posto della consigliata Manitoba ho utilizzato farina 1 macinata a pietra. 
Il risultato ha stupito anche me. Morbidissimo e profumatissimo. L'impasto di per sè non troppo dolce si sposa a meraviglia con la dolcezza della confettura. Io ho utilizzato quella di albicocca, ma nessuno vieta di utilizzare quella che avete in casa o anche salsa di cioccolato o crema di nocciole o quello che la fantasia vi suggerisce. 


Ho realizzato, con le dosi che vi riporto sotto, un Danubio da 24 cm di diametro ed uno più piccolino (con le 4 palline avanzate) che ho sistemato in uno stampo da plumcake piccolo, quello che poi è diventato un simpatico bruco... A me è sembrato simpaticissimo e a voi? Incredibile cosa possano fare due gocce di cioccolato!!! :D


INGREDIENTI 

Per il lievitino
60 g di farina 1 macinata a pietra (se non la trovate utilizzate una buona Manitoba)
35 g di acqua
25 g di latte
4 g di lievito di birra disidratato (o 1/2 cubetto di lievito di birra fresco)

Per il mix di aromi
100 g di spremitura d'arancia (1 arancia piuttosto succosa)
la scorza grattugiata della stessa arancia
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di essenza di vaniglia o i semini di una bacca
1 cucchiaio di Brandy (o altro liquore a piacere o anche nulla)

Per l'impasto (oltre al lievitino e agli aromi)
340 g di farina 1 macinata a pietra (oppure Manitoba) + eventualmente altra a seconda di come si comporta l'impasto.
50 g di latte
30 g di zucchero semolato
5 g di sale

Per spennellare
1 uovo
1 cucchiaio di latte

Per finire (facoltativo)
zucchero a velo


PROCEDIMENTO 

1. Preparare il lievitino. In una ciotolina o in un bicchiere mescolare gli ingredienti indicati. Coprire con pellicola alimentare e lasciare riposare per 30 minuti/un'ora in luogo caldo (26-28º) e asciutto.

2. Preparare il mix di aromi. Mescolate insieme tutti gli aromi ed il miele e mettete da parte ( se riuscite a prepararlo il giorno prima meglio ancora, così i sapori legheranno meglio). 

3. Quando il lievitino si sarà attivato (deve aver raddoppiato almeno il suo volume) si può procedere all'impasto. Ora io ho utilizzato la macchina del pane, come mio solito, quindi per il procedimento tradizionale, con planetaria o a mano, vi rimando al post da cui ho tratto ispirazione, quello della bravissima Simona di Tavolartegusto.

Per quelli di voi invece che amano, come me, farsi aiutare dalla Macchina del pane, ecco come ho fatto. Ho versato nella vaschetta apposita prima gli ingredienti liquidi: i 60 g di acqua, i 50 di latte e il mix di aromi. Quindi ho inserito il lievitino, sopra ho versato la farina, lo zucchero e, in un angolino, il sale. Ho azionato il programma per impasti dolci, che nella mia macchina prevede 30 minuti di impasto e un'ora e mezza di lievitazione. Ho supervisionato l'impasto nei primi minuti, fino a quando non ho notato che il tutto iniziava ad attaccarsi alla pala, ho quindi inserito un pezzettino per volta di burro e aspettato che venisse assorbito prima di inserirne altro. Ho aggiunto ancora un cucchiaio scarso di farina perché la pasta mi sembrava troppo appiccicosa. Quando l'impasto si staccava dalle pareti della vaschetta, lasciandole pulite, senza residui di pasta o farina, ho lasciato che la macchina facesse il suo lavoro. Al termine della prima lievitazione il mio impasto si presentava così: 


Se non utilizzate una macchina per il pane e per qualunque procedura seguiate il vostro impasto sarà pronto quando avrà triplicato il suo volume. Per una lievitazione tradizionale, ad esempio nel forno spento con la lucina accesa, e a seconda delle stagioni, potrebbero volerci anche 3 o 4 ore. Non abbiate fretta, pena la cattiva riuscita del danubio.


4. Preparare le palline. Rovesciare l'impasto sul piano di lavoro. Prelevare porzioni di impasto dal totale con le quali formerete le varie palline che comporranno il vostro danubio. Io le ho fatte piuttosto grandi questa volta ottenendo un danubio con sole 7 grandi porzioni e un plumcake  con altre 4. Se preferite porzioni più piccole e in numero maggiore formate le palline del diametro di circa 4 cm, regolatevi con le prime che fate, posizionandole nella teglia e considerando che dovrete tenere qualche mm di distanza una dall'altra perché poi lieviteranno ancora, riempendo tutti gli spazi.
Ogni pezzetto di impasto va appiattito con le mani senza lavorarlo troppo. Inserire al centro la confettura (o la farcitura scelta) (1) e richiudere portando i lembi verso il centro e pizzicandoli insieme come per fare un fagottino (2). Rigirare quindi la pallina con la parte liscia in alto e, afferrandola delicatamente con la mano intera disegnare dei piccoli cerchi sul piano di lavoro in modo da sigillare il fagotto (3). Posizionarle all'interno della teglia imburrata distanziandole leggermente le une dalle altre. (4). 

5. Seconda lievitazione Quando avrete riempito la teglia, coprite con pellicola e un panno e mettete a  riposare sempre a 26-28º fino a quando gli spazi non saranno tutti riempiti e il danubio sarà cresciuto fin quasi al bordo (circa un'altra ora).


6. Cottura. Terminata anche la seconda lievitazione, spennellare la superficie del danubio con l'uovo mescolato con il latte e infornare a 180º (forno preriscaldato) per circa 25-30 minuti, a seconda del forno e delle dimensioni che avrete scelto. Controllate a vista, il vostro danubio sarà pronto quando avrà raggiunto un bel colore dorato. 
Fate intiepidire nella teglia quindi sformare e cospargere, se volete, con zucchero a velo prima di servire. 
Ma... si capisce quanto è morbido? 


Conservate per un paio di giorni avvolto in pellicola trasparente. Ovviamente dà il meglio di sè il giorno stesso in cui è fatto.














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