Il titolo avrebbe dovuto essere: "Torta di carote senza farina, senza burro o olio, senza lievito e con soli albumi e mandorle"
Diventava un po' lungo e così ho "sintetizzato" quest'altra trovata del pasticcere più nominato su questo blog, Luca Montersino, appunto. Nonostante sia circondata di suoi libri, questa chicca del Maestro mi era sfuggita fin ora e l'ho trovata girovagando nel web, qui.
La mia idea di partenza? Trovare un modo per ridurre i chili di carote che periodicamente si accumulano in frigo, regalati al mio compagno da un compiacente cliente.
Un modo dolce, da alternare a tutti i modi in cui gli propino le carote, come contorno, antipasto, piatto unico... un giorno sì e l'altro pure quando arrivano queste scorte.
In più mi sarebbe piaciuto riuscire ad utilizzare gli albumi avanzati da altre preparazioni prima che esalassero l'ultimo respiro.
Ho adattato le dosi sulla base di quanto avevo in dispensa e ho utilizzato uno stampo piccolo a cerniera da 20 cm. Ho inserito nell'impasto delle mandorle sminuzzate in modo grossolano per inserire una componente "croccante" in un dolce morbidissimo e scioglievole. E ho aromatizzato con un pizzico di cannella in polvere nell'impasto.
Veramente una bella alternativa sana, leggera ma al tempo stesso golosa. Una torta che vedo benissimo a colazione o merenda, ma che può diventare un ottimo dessert se accompagnata da una pallina di gelato (magari questo?) o di panna montata non zuccherata.
Ma ecco la ricetta. Velocissima, con pochi ingredienti e semplice da ricordare (praticamente due numeri e via!). Gluten free e latticini free. Stavolta non avete proprio scuse per non provarla!
INGREDIENTI
(Dosi adattate da me ad una tortiera a cerniera da 20 cm di diametro)
160 g di carote (pesate una volta pelate) + un pochino per decorare
160 g di zucchero
160 g di farina di mandorle
160 g di albumi
40 g di fecola di patate (o amido di riso)
40 g di mandorle sminuzzate e una punta di cucchiaino di cannella (mia aggiunta).
- Accendere il forno a 160 gradi.
- Preparare la teglia, ungendola leggermente per far aderire poi la carta forno. Io di solito inserisco un foglio tra la base e il disco della cerniera e poi ritaglio delle strisce che faccio aderire al bordo. In questo modo la vostra torta manterrà una forma regolare e la sfornerete con facilità.
- Lavare e pelare le carote, pesarle e inserirle in un mixer per tritarle abbastanza finemente. Prima di toglierle dal mixer, inserire le mandorle intere e far andare ancora pochi secondi le lame in modo da sminuzzarle in modo grossolano. (In alternativa potete ovviamente sminuzzarle a mano). Tamponare con un foglio di carta assorbente e tenere da parte.
- Pesate gli albumi (ve ne serviranno circa 5-6 a seconda di quanto sono grandi le uova). Montateli a neve ferma, inserite a filo lo zucchero e continuate a montare fino ad ottenere una meringa sostenuta (quando togliendo le fruste, rimane il famoso "becco").
- In una ciotola mescolare la farina di mandorle e la fecola (o l'amido di riso, come preferite), unire poco a poco e mescolando con una spatola delicatamente (con movimenti lenti dal basso verso l'alto per non smontare troppo il composto) gli albumi montati. Quando sono ben incorporati aggiungere, sempre con delicatezza e poco a poco, le carote, le mandorle sminuzzate e la cannella (se vi piace).
- Versare nella teglia preparata precedentemente e inserire nel forno che nel frattempo avrà raggiunto la temperatura per 20 minuti. Se alla prova stuzzicadenti questo sarà ancora molto bagnato prolungate ancora di 5 minuti, ma non stracuocetela, considerate che è una torta umida e che è il suo bello.
- Una volta sfornata lasciare intiepidire dopodiché aprire la cerniera, togliere delicatamente la carta forno dal bordo e spostare la torta sul piatto da portata.
- Far raffreddare completamente poi decorare con riccioli di carote grattugiate e zucchero a velo solo prima di servire (lo zucchero a velo verrà assorbito velocemente, essendo una torta umida).
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