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25 giugno 2020

Sbriciolata alle pesche e amaretti


Odio e sottolineo o d i o quando devo buttare del cibo. Se poi si tratta di una torta, odio ancora di più! L'unica medicina in quel caso è sfornare un'altra torta. E questa volta devo essere sicura del risultato. È andata così con questa sbriciolata alle pesche e amaretti. Nonostante una certa percentuale di rischio (data dalla ricetta totalmente inventata da me) cosa mai poteva succedere ad una torta semplice come questa? E infatti stavolta è andata bene. L'autostima ringrazia per la manciata di punti riconquistati. Ora passo passo cercherò di alzare l'asticella della difficoltà, ma per ora va bene così e mi gusto una fetta di questa piccola dolcezza. 

Dopo la sbrisolona di cui vi ho raccontato qui, ora un'altra torta "di briciole". Forse, se possibile, ancora più semplice perché non si deve stendere nemmeno la base. Si versano le briciole nella teglia e si preme fino a compattarla. Poi si versa la frutta fresca a fette, si ricopre con altre briciole... Fatta!
La frutta in questione sono delle pesche-noci decisamente mature che rischiavano di seguire la torta di cui sopra nella pattumiera, se trascurate ancora un pó! Salvate e utilizzate nelle loro parti migliori in questo dolcino adatto alla merenda ma nel mio caso anche alla colazione o al caffè dopo pranzo o dopo cena.
Da provare anche con le ciliegie, con le mele o con le albicocche. 

L'abbinamento pesche/amaretti un classico molto presente qui su queste pagine vista la mia passione per gli amaretti.
Durante la mia ultima escursione al supermercato poi ho addocchiato una confezione di amaretti mignon che non potevano essere ignorati. Ed eccoli qui. Nel caso trovaste solo gli amaretti secchi della dimensione standard sostituite senza indugio sbriciolandoli. Il gusto non ne risentirà 😉. 


INGREDIENTI 
Per una teglia da 20-22 cm di diametro
Per la frolla sbriciolata
300 g di farina 00
150 g di zucchero semolato 
8 g di lievito per dolci
120 g di burro freddo a dadini
1 uovo
1 bustina di vanillina
1 fiala aroma limone (o mandorla) 

Per il riempimento
2/3 cucchiai di confettura (di albicocche o pesche) 
30 g + 30g di amaretti
300g di pesche (le mie pesche-noci ma andranno bene tutte)
1 cucchiaio di amido di mais
1-2 cucchiai di zucchero (a discrezione)



Partire dal riempimento. 
Mescolare in una ciotola le pesche a pezzetti (se utilizzate le pesche-noci potete lasciare anche la buccia), lo zucchero, l'amido di mais e 30 g di amaretti (piccoli o sbriciolati). Lasciare da parte. 

Preparare la frolla sbriciolata. 
In una ciotola versare farina e lievito setacciati, zucchero e burro freddo di frigo a dadini. Non impastare come la classica frolla ma sfregare gli ingredienti tra le dita fino ad ottenere un composto sabbioso e grossolano dove si intravedono i pezzetti di burro infarinati. Se fa molto caldo per evitare di sciogliere il burro tra le mani si può utilizzare planetaria o frullino con il gancio per impasti. 
Versare quindi l'uovo leggermente sbattuto a parte, gli aromi e mescolare ancora. 
Si otterrà un composto di briciole appunto. 

Ricoprire di carta forno uno stampo a cerniera da 20-22 cm di diametro. Versare un pó più di metà composto di briciole nello stampo e premere con le dita fino a compattarlo bene sulla base e su un paio di cm di bordo.
Cospargere la base con la confettura e spargere sopra gli altri 30 g di amaretti. 
Quindi versare uniformemente il composto di pesche messo da parte e ricoprire il tutto con le briciole di impasto rimanente, cercando di coprire bene tutta la superficie ma senza premere questa volta. 
Infornare in forno ben caldo a 175º e cuocere per 35-40 minuti. La torta dovrà assumere un bel colore dorato. 
Sfornare e far raffreddare completamente prima di sformare. 
Volendo si può decorare la superficie con gli amaretti mignon come ho fatto io ma è assolutamente facoltativo. 




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