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16 marzo 2016

Rabatòn

PRIMO PIATTO PIEMONTESE A BASE DI VERDURA E RICOTTA


Tipicamente piemontesi, in particolare alessandrini, i rabatòn sono uno dei piatti più apprezzati tra quelli offerti dalla tradizione culinaria della mia città.
Hanno origini popolari e sono preparati con erbette o coste (qualcuno utilizza anche gli spinaci) mescolati a ricotta e fatti "rabatar", cioè rotolare nel dialetto alessandrino, nella farina bianca prima della cottura. Cottura che avverrà in due passaggi. Prima una veloce bollitura nel brodo vegetale e poi via in forno!

Non so se ve l'ho mai confidato ma non cucino solo dolci e lievitati :D
Il mio blog, quest'angolino che per me rappresenta così tanto (e chiamala poco una vera e propria passione!) l'ho pensato come una raccolta di ricette golose, pratiche e accessibili, sia in versione dolce che salata. E anche se per me i dolci sono sempre in pool position, i rabatòn sono un primo piatto davvero goloso e al tempo stesso alla portata di tutti.
Proprio perché al di fuori del Piemonte pochi ne conoscono la ricetta ho quindi pensato di lasciarvela. Spero la proviate, magari per Pasqua, cosa ne dite?

INGREDIENTI
(Per una teglia per 4/6 persone)

400 g di erbette di campo o coste (peso quando è mondata)
200 g di ricotta (peso quando è ben scolata)
100 g di grana padano 
2 uova 
aromi a piacere (maggiorana, prezzemolo, salvia, noce moscata) 
1 piccolo spicchio d'aglio
Sale, pepe 
Farina q.b.
500 ml circa di brodo vegetale (da aggiungere al liquido di cottura delle coste).

Per cospargere:
Altri due cucchiai abbondanti di grana
20 g di burro
2 cucchiai di latte (facoltativo)
Qualche rametto di salvia e/o rosmarino

PREPARAZIONE 


- Pulire la verdura e lessarla in acqua non salata. Conservare l'acqua di cottura. 
Strizzare molto bene le coste. Questa fase è fondamentale per poter ottenere la consistenza giusta dell'impasto. Dovete arrivare a sentirle ben asciutte. Io mi aiuto strizzandole prima con le mani, poi ancora in un panno asciutto e pulito. 
- Tritare la verdura a mano o in un mixer.
- Tritare gli aromi e lo spicchio d'aglio.
- Unire quindi in una ciotola le coste, gli aromi, l'aglio, il formaggio grattugiato, le uova e la ricotta ben scolata.
- Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Eventualmente aggiungere poco pan grattato o  formaggio. Aggiustate di sale e pepe. L'impasto dovrà essere morbido ma maneggiabile.



- Prelevare circa un cucchiaio di impasto e farlo letteralmente rotolare nella farina, cercando di non lasciare eccessi di farina per evitare che dopo la cottura i rabatòn diventino collosi.

- Mettere un tegame sul fuoco con il liquido di cottura della verdura messo da parte e aggiungervi circa mezzo litro di brodo vegetale. Portare ad ebollizione tumultuosa (l'acqua deve fare le bolle grandi, per intenderci). Immergere pochi rabatòn per volta e per due, tre minuti al massimo l'uno.
Prelevarli delicatamente con una schiumarola, scolarli bene dal liquido di cottura e posarli uno accanto all'altro in una teglia precedentemente imburrata.

- Cospargere con altro formaggio grattugiato, qualche fiocchetto di burro e un paio di cucchiai di latte (facoltativo). Disporre i rametti di salvia e/o rosmarino interi sopra i rabatòn e infornare in forno già caldo a 180º per 10-15 minuti circa, fino a quando il formaggio non si sarà ben sciolto formando una bella crosticina.


- Togliere i rametti di aromi e servire ben caldi. E buon appetito! Elena.














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